La Virgin farà volare gli aerei con i fumi delle acciaierie
Quattro anni fa la Virgin di Richard Branson stupì tutti facendo volare per la prima volta un aereo con biodiesel. Adesso ci riprova con un annuncio ancora più sorprendente.
La promessa è di far volare i suoi aerei grazie a un combustibile ecologico ricavato, e questa è la parte più stupefacente della notizia, dai gas emessi dagli impianti per la produzione dell'acciaio. Virgin Atlantic ha firmato un accordo con la LanzaTech (
www.lanzatech.co.nz/), società della Nuova Zelanda nata appena cinque anni fa e specializzata in energia pulita, che sostiene di avere la tecnologia necessaria per riuscire nell'impresa, messa a punto in realtà dalla svedese Swedish Biofuel.
Branson, che ha da sempre il pallino dell'ecologia, tanto che la Virgin ha un intero sito dedicato alle proprie iniziative ecologiche, dice che spera di far volare i primi aerei riforniti con questo nuovo combustibile entro un anno e mezzo. E nel giro di due o tre anni il gasolio ecologico potrebbe essere la regola sui voli tra Cina, India e Londra. L'amministratore delegato di Lanzatech, Jennifer Holmgren, spiega che «questa tecnologia permette alle linee aeree di abbattere drasticamente la propria impronta ecologica, riutilizzando gas che altrimenti sarebbero emessi direttamente nell'atmosfera. In questo modo si promuove una crescita economica sostenibile, perché le industrie dell'acciaio possono riciclare i propri scarti». Nel complesso le emissioni di anidride carbonica nell'atmosfera dovrebbero essere dimezzate.
I dettagli del processo non sono stati spiegati, ma gli impianti della LanzaTech dovrebbero provvedere a catturare, far fermentare e poi trasformare chimicamente i fumi delle acciaierie. Non è proprio un biodiesel, ma in qualche modo riesce a fare ancora di meglio dei combustibili completamente ecologici, perché ripulisce l'ambiente dalle scorie che altrimenti le industrie emetterebbero senza scrupoli. Un impianto pilota è già stato realizzato in Nuova Zelanda, un altro, più grande, dovrebbe essere realizzato a Shanghai e la produzione industriale su larga scala dovrebbe cominciare proprio in Cina e India. Insomma l'accordo tra le due aziende potrebbe rappresentare un vantaggio anche per i due giganti asiatici, alle prese con uno sviluppo economico tanto brillante quanto pericoloso dal punto di vista ecologico. LanzaTech si spinge oltre, anticipando che il sistema potrebbe essere applicato a più della metà delle acciaierie del mondo e pensa già di estendere la produzione di gasolio ecologico anche all'Inghilterra e altrove.
Di più: immagina che un processo simile possa essere applicato anche ad altre industrie per la lavorazione dei metalli e a industrie chimiche. Dice Branson: «Il petrolio finirà ed è importante che i nuovi carburanti siano ecologicamente sostenibili. L'industria dell'acciaio da sola può produrre 15 miliardi di galloni (pari a oltre 50 miliardi di litri, ndr) e questo è entusiasmante. Questa nuova tecnologia è adattabile a scale diverse, sostenibile e ha costi comparabili con quelli dei carburanti tradizionali».
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